AMAZON BOOKS, il primo negozio fisico di Amazon, aprirà nello University Village di Seattle. Ad annunciarlo la stessa compagnia americana sul suo sito. Il punto vendita distribuirà non solo volumi cartacei ma metterà a disposizione dei clienti anche gli ebook Kindle e i tablet Fire.
Una scelta controcorrente quella del colosso delle vendite online che, in un momento di crisi della carta e dell'editoria, punta proprio su un mercato tradizionale.
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giovedì 5 novembre 2015
Caso Hacking Team, la Procura: "Ipotesi vendita spyware agli jihadisti"
16:36
Giuseppe Ruffa
MILANO - Un pagamento sospetto ricevuto da una società saudita. E' l'indizio che ha spinto la Procura di Milano a disporre la perquisizione di una società di Torino nell'indagine sulla Hacking Team, l'azienda meneghina che fornisce i programmi di intelligence a governi e forze di polizia di tutto il mondo, i cui spyware potrebbero essere finiti in mano anche agli jihadisti.
La società milanese nel luglio scorso aveva subito un'azione di hackeraggio e la conseguente violazione di 400 gigabyte di dati riservati custoditi nel server aziendale. Con questa ipotesi il pm di Milano, Alessandro Gobbis, questa mattina ha disposto una perquisizione alla Mala slr, azienda di Torino riconducibile allo sviluppatore Guido Landi e al commercialista libanese Mostapha Maanna, ex dipendenti della stessa Hacking Team ora finiti sotto indagine con le accuse di accesso abusivo al sistema informatico e rivelazione di segreto industriale.
La società milanese nel luglio scorso aveva subito un'azione di hackeraggio e la conseguente violazione di 400 gigabyte di dati riservati custoditi nel server aziendale. Con questa ipotesi il pm di Milano, Alessandro Gobbis, questa mattina ha disposto una perquisizione alla Mala slr, azienda di Torino riconducibile allo sviluppatore Guido Landi e al commercialista libanese Mostapha Maanna, ex dipendenti della stessa Hacking Team ora finiti sotto indagine con le accuse di accesso abusivo al sistema informatico e rivelazione di segreto industriale.
Alle email risponde l'intelligenza artificiale. L'idea di Google è già realtà
16:03
Giuseppe Ruffa
UNA SEGRETARIA digitale, che risponde alle email al posto dell'utente. Questa l'idea di Google, che sta per inserire (nei prossimi giorni, data non specificata) in Gmail un sistema di risposta intelligente che utilizza un algoritmo per analizzare il contenuto delle mail e scegliere tre su un massimo di 20.000 risposte comuni, e suggerirle all'utente.
Ad esempio se qualcuno è interessato a cosa vorrete fare questa estate, tra le risposte suggerite ci sarà "Ancora non lo so", "Ci sto pensando" e frasi simili, scrive Google sul Blog aziendale. La tecnologia alla base del sistema si chiama Rankbrain e funziona in maniera non dissimile dal motore di ricerca di Google. L'approccio dell'algoritmo è il medesimo, analizza le parole e poi cerca di interpretare il contesto del messaggio, per suggerire poi le risposte.
Ad esempio se qualcuno è interessato a cosa vorrete fare questa estate, tra le risposte suggerite ci sarà "Ancora non lo so", "Ci sto pensando" e frasi simili, scrive Google sul Blog aziendale. La tecnologia alla base del sistema si chiama Rankbrain e funziona in maniera non dissimile dal motore di ricerca di Google. L'approccio dell'algoritmo è il medesimo, analizza le parole e poi cerca di interpretare il contesto del messaggio, per suggerire poi le risposte.
Facebook verso il "teletrasporto". Con Oculus Rift
16:02
Giuseppe Ruffa
"COSTRUIRE un dispositivo che consenta di essere ovunque si vuole, con chiunque, indipendentemente dai confini geografici": è l'obiettivo di Facebook da qui a dieci anni. A rivelarlo è stato il Cto della compagnia, Mike Schroepfer, in occasione del Dublin Web Summit. Una sorta di teletrasporto, quindi, ma non certo quello prefigurato da Star Trek.
L'intenzione del social è invece svilupapre una tecnologia per la realtà virtuale in grado di ingannare i sensi facendo credere di essere in un luogo in cui in realtà non si è. Si tratta, in sostanza, del potenziamento di Oculus Rift, il visore per la realtà virtuale creato dalla società Oculus VR acquisita da Facebook l'anno scorso per due miliardi di dollari.
L'intenzione del social è invece svilupapre una tecnologia per la realtà virtuale in grado di ingannare i sensi facendo credere di essere in un luogo in cui in realtà non si è. Si tratta, in sostanza, del potenziamento di Oculus Rift, il visore per la realtà virtuale creato dalla società Oculus VR acquisita da Facebook l'anno scorso per due miliardi di dollari.
Ecco chi è stato a far chiudere Popcorn Time
16:01
Giuseppe Ruffa
SONO STATE le Major di Hollywood a far chiudere Popcorn Time e il suo sito partner YTS. A distanza di qualche giorno dall'inaspettata serrata della piattaforma pirata più famosa del mondo occidentale emergono i dettagli dell'operazione attuata dalla MPAA (Motion Picture Association of America).
Tutto è iniziato il 9 ottobre quando Paramount Pictures, Columbia Pictures, Sony Pictures, Twentieth Century Fox, Universal City Studios, Universal Network Television, Warner Bros. e Disney hanno denunciato Popcorn Time alla Corte Federale del Canada. I referenti di PopcornTime.io e la società di virtual private networking VPN.ht sono stati denunciati per violazioni delle norme sul copyright. Il giudice ha accolto ogni richiesta e permesso ai consulenti tecnici di attuare il blocco.
Tutto è iniziato il 9 ottobre quando Paramount Pictures, Columbia Pictures, Sony Pictures, Twentieth Century Fox, Universal City Studios, Universal Network Television, Warner Bros. e Disney hanno denunciato Popcorn Time alla Corte Federale del Canada. I referenti di PopcornTime.io e la società di virtual private networking VPN.ht sono stati denunciati per violazioni delle norme sul copyright. Il giudice ha accolto ogni richiesta e permesso ai consulenti tecnici di attuare il blocco.
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